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giovedì 14 settembre 2017

Recensione "L'insana improvvisazione di Elia Vettorel" di Anemone Ledger || Hidden Wings in a Paper Dream


Risultati immagini per l'insana improvvisazione di elia vettorel
Editore: Ermes
Anno edizione: 2017
Pagine: 168 p.
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Salve a tutti, lettori, e bentornati sul blog! Come state? Avete già ripreso gli studi? Io ho cominciato oggi!
Oggi sono qui per portarvi la recensione di un libro a dir poco macabro, inquietante e molto introspettivo, un vero gioiellino del genere noir! Sto parlando de L'insana improvvisazione di Elia Vettorel  di Anemone Ledger, un'autrice emergente di grande talento la cui passione è sempre stata la scrittura!
Dire che ho adorato questa fiaba nera è dire poco!
Vi riporto qui di seguito la trama in modo tale da farvi capire di cosa andremo a parlare oggi.
Trama: Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso. La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?

Questa è la storia di un bambino, e poi di un uomo, che è stato plasmato dalle estremamente sfortunate vicende che lo hanno portato ad uno stato di pazzia grave.
Già ad un anno di vita, si vede abbandonato allo "Spedale degli innocenti", un orfanotrofio dove venivano lasciati tutti i neonati o bambini illegittimi o non desiderati.
Sin da quel momento, Elia è destinato ad essere considerato come uno scarto, qualcosa da evitare.

Fare paura a qualcuno anziché essere visto come un povero disgraziato messo alle strette. Fare paura piuttosto che soccombere alla propria, di paura.

Ho apprezzato davvero il modo in cui l'autrice è riuscita a caratterizzare il personaggio di Elia, un'anima umana combattuta tra l'odio nei confronti della madre che l'ha abbandonato in quel posto orribile e il desiderio di essere amato nonostante il suo sentirsi brutto agli occhi del mondo!
All'interno del libro troviamo la sovrapposizione di più stili narrativi e punti di vista.
All'inizio di ogni capitolo abbiamo la focalizzazione del narratore sul dialogo incessante tra un Elia ormai uomo e lo psicologo del carcere in cui il protagonista è rinchiuso. È un continuo salto nel passato durante il quale Elia cerca in qualche modo di giustificarsi con lo psicologo per quello che ha fatto, ritenendo di esser stato portato a quel punto da coloro che, in passato, hanno fatto sentire il protagonista come un mostro. Si riferisce alle Madri dell'orfanotrofio, che non hanno saputo cogliere le esigenze di Elia, un bambino complessato a causa del suo aspetto bruttino, e ai suoi compagni d'orfanotrofio, che sono riusciti fargli odiare talmente tanto se stesso da condurlo a punirsi per la sua bruttezza, ad autolesionarsi la faccia con le proprie unghie. E a peggiorare la situazione è la Madre Sara, che a causa di ceffone particolarmente forte, rende il viso di Elia ancora più grottesco di quando non lo sia. Con il passare del tempo gli altri suoi compagni cominciano ad allontanarsi da lui, considerandolo strano, e per impiegare il tempo e sentirti meno solo, Elia si rinchiude in un'aula a disegnare sulla lavagna la sua "Famiglia Perfetta", per poi cancellarla prima di uscire. In questa famiglia troviamo anche il suo amico immaginario, Finn, che lo accompagnerà fino alla fine del libro.
Abbiamo il punto di vista dello stesso protagonista, prima bambino e dopo già nell'età adulta e abbiamo poi il punto di vista di Aurora Vettorel, la causa prima del malessere interiore di Elia: la sua madre biologica. Attraverso la sua narrazione veniamo a conoscenza dei motivi per cui Aurora ha deciso di lasciare Elia tra le braccia delle suore. E personalmente penso che se Elia avesse conosciuto il background storico della madre non sarebbe arrivato a commettere "l'insana improvvisazione" di cui leggiamo già dal titolo!

Ricapitolando! Ringrazio ancora l'autrice per aver accettato di inviarmi il suo libro in formato ebook!
Se avete bisogno di una storia un po' macabra e introspettiva, leggete L'insana improvvisazione di Elia Vettorel!
Ho assegnato a questo libro 4.5 stelline su Goodreads!


E niente, ragazzi, vi saluto e ci vediamo al prossimo post!
Baci e Bacioni,
                                                                  Simo Dreamy