venerdì 14 ottobre 2016

Recensione: Ad ogni battito del tuo cuore (Roberta Chillé)


Penso...La gente è troppo egoista per pensare a coloro che li circondano. Gioca con la vita delle persone ferendole, strappandole alla loro famiglia, agli amore, le amicizie... Se ne fregano anche di se stessi [...] ma a causa loro c'è gente piena di dolore che soffre. Sbagliare è umano, uccidere è da vigliacchi. Per questo farò di tutto per non darla vinta a chi mi ha fatto questo.

Titolo: Ad ogni battito del tuo cuore
Autore: Roberta Chillè
Prezzo: € 0,99 (ebook)
Genere: Romantico
Sottogenere: racconto
Trama: Delle nuvole bianche e viola sono momentaneamente diventate la casa di Lily. Aveva tutto ciò che desiderava. Niente di costoso poteva renderla più felice di un un amore ricambiato o la passione per il proprio lavoro. I suoi sogni sono stati infranti da qualcuno tanto egoista della propria vita da non pensare a quella altrui. Ha portato Lily in un mondo dove nessuno può vederla, né sentirla. Ma la speranza è l’ultima a morire; forse riuscirà ad avere il suo “E vissero felici e contenti”.Perché delle volte solo lottando duramente anche contro se stessi si può raggiungere la vera felicità.


OPINIONE PERSONALE
Una lettura abbastanza breve, ma ugualmente intesa, piena di sensazioni che ti restano impresse nel cuore e nella mente.
Non posso parlare della storia di per sé, ma posso dire che gli eventi narrati in essi rappresentano quelle tipiche occasioni in cui pensi intensamente alla vita trascorsa, rendendoti conto di ciò avresti potuto fare e non hai fatto per l'egoismo delle persone, che pensano solo a se stesse e che distruggono intere vite per un nonnulla. Quella della protagonista può essere definita una situazione di transito, quando non c'è nessuno che sa esattamente se riuscirà a tornare indietro a rivivere il proprio sogno, oppure non riuscirà ad uscire dall'incubo imminente.
Il racconto è molto scorrevole e pieno di momenti che fanno da punto cardine della situazione, nonostante la leggere mole.
Consiglio di leggerlo a tutti, in particolare a chi magari ha bisogno di un po' di pausa dalla realtà, così reale, così crudele, per concedersi pochi minuti di tranquillità.
Uno dei miei personaggi preferiti è Aurora e l'alone di mistero con cui si chiude il racconto mi intriga parecchio!
Inoltre, ho adorato sia la frase di introduzione al racconto sia la dedica finale!

Gli ho dato 5 stelline.

Baci e Bacioni,
Simo Dreamy

P.S. Ringrazio di cuore l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere questo racconto. Leggetelo! ^-^


domenica 9 ottobre 2016

Recensione "La sposa normanna" (Carla Maria Russo)



Una parte di me volerà in cielo. Se osserverai con attenzione, forse riuscirai a vedermi, mentre mi allontano. Non posso portare con me il corpo, però. E' troppo pesante, per salire lassù. Lo abbandonerò qui. Quando te lo domanderò, tu mi chiuderai gli occhi e attenderai fino a quando non avrai capito che sono volata via. "

Titolo: La sposa normanna
Autore: Carla Maria Russo
Genere: romanzo storico
Anno di pubblicazione: 2004
Casa editrice: Piemme
Prezzo: €9.90
Numero di pagine: 240
Lingua originale: italiano
Trama: 1185. L’incantevole Palermo, crogiuolo di tante culture, splendente dei suoi palazzi, dei suoi preziosi mosaici, è pronta ad accogliere la sua nuova regina. Costretta a rinnegare i voti, Costanza d’Altavilla, l’ultima erede della dinastia normanna che guida il Regno di Sicilia, viene data in sposa a Enrico di Svevia, figlio dell’imperatore Federico e più giovane di lei di circa undici anni. Un matrimonio dettato dalla ragion di Stato che dovrà essere coronato dal concepimento di un erede al trono. Ma mentre il figlio tanto sospirato tarda ad arrivare, la fragile e bella Costanza deve lottare contro nemici potentissimi, primo fra tutti Gualtieri di Palearia, ministro dell’imperatore, che soffia sul fuoco della gelosia di Enrico per distruggere la donna e conservare la sua enorme influenza. Quando finalmente il piccolo Federico vedrà la luce, la madre dovrà far di tutto per proteggerlo dalle innumerevoli insidie che lo minacciano. Fino a quando, divenuto ragazzino, non sarà in grado egli stesso di sbarazzarsi dei suoi implacabili nemici, rivelando quelle doti che faranno di lui un grande imperatore.

OPINIONE PERSONALE


Premetto che il genere storico non è proprio il mio forte e, di solito, non ne compro/leggo mai, ma stavolta l'ho dovuto fare come compito assegnato dalla professoressa.
Io ho con la storia un rapporto un po' complicato: non è che non mi piaccia proprio! Il problema sta che mi immedesimo troppo negli eventi, come se stessi vivendo in prima persona tali avvenimenti, le ingiustizie, i tradimenti e, diciamo, covo una certa rabbia nei confronti dei personaggi e mi fermo a pensare che tali avvenimenti sono realmente accaduti. Non mi piacciono i romanzi molto descrittivi con date e note che "cascano un po' dal cielo", ma con La Sposa Normanna mi sono ricreduta. Un romanzo molto scorrevole e con un vocabolario semplice che narra. in particolare, delle vicende di una delle donne più affascinanti e importanti dell'Europa e del Medioevo: sto parlando di Costanza D'Altavilla. A mio parere, è molto evidente la forza di questa donna, che è costretta a non fidarsi di nessuno e che viene sempre abbindolata e obbligata a fare ciò che non vuole, per seguire la linea di successione del trono di Sicilia. Inoltre, un punto cardine della sua personalità è la fede verso Dio, che si porterà per tutta la durata della sua vita, fino alla morte.
Quando sono giunta alla fine, mi sono fermata a pensare alla crudeltà e all'odio di cui era stata vittima questa donna, una donna che voleva semplicemente passare la sua vita a servire il Signore ma che, a causa del destino crudele e della volontà del nipote, è stata costretta a sposare un uomo che non amava, che dopo il matrimonio si è rivelato uno spietato tiranno, capace di far tutto pur di ottenere il dominio di tutti i territori. 
Costanza, durante tutta la vicenda, è rimasta sempre fedele ai suoi ideali e, dopo diversi e travagliati eventi, ha finalmente potuto dare alla luce il suo amato e tanto atteso bambino, che ha chiamato con il suo stesso nome: Costantino. In seguito, gli fu imposto il nome di Federico, come voleva la tradizione sveva di mettere ai proprio figli il nome del nonno; in questo caso, si fa riferimento a Federico Barbarossa.
Costanza ha combattuto duramente pur di rimanere con il suo bambino e sarebbe stata pure disposta a morire per di salvarlo dalle malefatte del primo cancelliere dell'imperatore, Gualtieri di Palearia, e dal generale tedesco. Quando Federico ebbe compiuto 3 anni, la madre morì a causa della sua età "avanzata" (una quarantina di anni).
Federico, pertanto, rimane nelle mani del primo cancelliere e del popolo di Palermo, al quale Costanza aveva detto di prendersene cura. Egli, vivendo a contatto con gente povera economicamente e soprattutto culturalmente e con uno scarso bagaglio linguistico, impara tutti i dialetti di Palermo, acquisendo anche un certo vocabolario molto scurrile, tanto da far impallidire Gualtieri di Palearia.
Di conseguenza, egli fece arrivare direttamente dallo stato pontificio un sacerdote che provvedesse all'educazione di Federico, padre Guglielmo Francesco. Egli legherà molto con il piccolo, tanto che si emozionerà quando sarà costretto ad andare via. 
Pochi anni dopo, Federico riuscirà finalmente a salire al trono e a costituire quella che sarà la scuola siciliana, una delle più grandi corti di tutto il Medioevo.

Ho adorato il modo dell'autrice di descrivere e raccontare dei personaggi, senza appesantirli con inutili informazioni storiche. Come si è ben capito, il mio personaggio preferito, in assoluto, è Costanza D'Altavilla, la quale mi ha trasmesso tantissime emozioni, molto contrastanti tra di loro.
Quando ho finito di leggere della sua morte, ho staccato gli occhi dal libro, mi sono alzata e mi sono affacciata fuori dalla finestra, restando per alcuni minuti ad osservare il cielo e riflettendo su tale evento, sulle conseguenze e su ciò che riguarda la mia vita oggi, come se ci fosse un nesso logico con ciò che sto vivendo in questo periodo. Non c'è un motivo preciso per quello che ho fatto, so solo che mi ha creato nostalgia di qualcosa di cui adesso non mi rendo conto.

Adesso basta con la tristezza! Pensiamo al presente! ^-^
Comunque sia, ve lo consiglio! A presto!
Baci e Abbracci,
                                                      Simo Dreamy (Wondercated Mo)

Gli ho dato 4 stelle su 5







sabato 8 ottobre 2016

Recensione "Il canto di Natale" (Charles Dickens) (Spoiler!)



 "Divenne così buon amico, così buon padrone, così buon uomo, come se ne davano un tempo nella buona vecchia città,o in qualunque altra vecchia città, o paesello, o borgata nel buon mondo di una volta."

Titolo: Un canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Prima edizione originale: 1843
Genere: romanzo
Sottogenere: fantastico
Lingua originale: inglese
Serie: Racconti di Natale
Seguito da: Le campane
Casa editrice del romanzo nell'immagine: Newton Compton Editori
Prezzo: € 9,90
Numero di pagine: 58
Trama: Nella gelida notte della vigilia di Natale, il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio Jacob Marley. Ma è solo l'inizio: ben presto appariranno altri 3 spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?

 OPINIONE PERSONALE

Desideravo da tanto tempo leggere questo racconto e, finalmente, dopo aver fatto un ordine da Amazon, mi è arrivata tutta la raccolta dei Racconti di Natale di Dickens. Avevo già visto il film di "A Christmas Carol" e mi era piaciuto molto e devo dire che il film è rimasto molto fedele al libro.
Come ogni classico in programma da leggere, avevo un po' paura per lo stile di scrittura perché non volevo leggere un racconto con una bella trama, ma con un percorso abbastanza lento. In realtà, Dickens mi ha proprio stupita! Lo stile scrittura è molto scorrevole e le descrizioni dei paesaggi e dei personaggi sono riuscite a catturarmi. Così come il film, anche il libro è entrato nel mio cuore!
Ho davvero adorato la crescita spirituale di Scrooge, grazie all'intervento del socio Marley e dei fantasmi dei diversi Natali.
Scrooge è un uomo avaro, che tiene solamente alla sua cassaforte e non osa darlo in beneficenza,  senza considerare magari che ci sono persone che ne hanno più bisogno. Come ho anticipato prima, a cambiare la sua triste vita pensano gli spiriti: prima lo Spirito del Natale Passato (rappresentato da un omino fatto di luce che porta sempre con sé uno "spegni-candela") il quale aiuta Scrooge a risvegliare il suo animo bambinesco, facendogli rivivere tutte le sue avventure, il perdono del padre, l'amicizia preziosa della sua sorellina, il suo matrimonio; a seguire vi è lo Spirito del Natale Presente ( rappresentato da un omone gigante con un lungo mantello e una corona di foglie in testa) il quale fa rivivere a Scrooge tutti gli avvenimenti che sono derivati dai suoi comportamenti, come il gioco in casa del nipote, la cena, inizialmente triste ma poi allegra, in casa Cratchit e, infine, vi è un'ampia immagine della felicità all'interno delle varie famiglie il giorno di Natale; infine lo Spirito del Natale Futuro, il più temuto da Scrooge dei tre (rappresentato da una figura oscura senza volto ma con un lungo mantello nero),che lo conduce in giro per Londra a vedere le conseguenze delle sue azioni, sia a casa Cratchit che nella sua stessa dimora. Non continuo per evitare di fare ulteriori spoiler. Dopo quest'ultimo incontro, Scrooge si risveglia dal suo stato di cattiveria e finalmente apre gli occhi verso il bene!
Descritto così non sembrerebbe, ma questo racconto insegna che non bisogna essere avari, ma aprire il proprio cuore agli altri, perché ricordatevi che un sorriso, un abbraccio o un semplice gesto caritatevole potrebbe cambiare la vita a qualcuno, addirittura salvarla!

 Detto ciò, vi saluto.
Baci e bacioni,

                                                                                                 Simo Dreamy


Gli ho dato 5 stelle su 5