mercoledì 21 dicembre 2016

Recensione de “IL miniaturista” di Jessie Burton


"Crescere non ti dà maggiori certezze. Ti dà solo maggiori ragioni per dubitare"

Titolo: Il miniaturista
Autore: Jessie Burton
Data pubblicazione: 2015
Casa editrice: Bompiani
Genere: Narrativa, storico, mistero
Trama: In un giorno d'autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell'illustre mercante Johannes Brandt. Ma l'accoglienza è tutt'altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell'insegnamento della mamma ("Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio"), lui la respinge. L'unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l'invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d'animo e si rivolge all'unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s'incontrano tra i canali di Amsterdam...

OPINIONE PERSONALE
Inizio facendo una breve premessa.
Prima di iniziare il libro avevo molte aspettative riguardo la trama, gli intrighi, ecc, che in parte sono state soddisfatte.
Appunto per questo, non sono stata totalmente contenta del libro, mi aspettavo  qualcosa in più, qualcosa che spiegasse il motivo di determinati avvenimenti, cosa che non avviene per molti eventi.
Ciò  non toglie che sia un bel libro, da leggere soprattutto con una buona cioccolata calda davanti. Anche l'aria  che si respira all'interno  della storia è piacevolissima, con quest’atmosfera quasi trasognata.
È  stata davvero una grandiosa avventura, e soprattutto grazie  all’avvolgente atmosfera di un Amsterdam prettamente  seicentesca, caratterizzata dall’egemonia che avevano i mercanti all'interno  della città.
In particolar modo, sono stata totalmente rapita dalla questione dello stipetto, dalle miniature dei personaggi e da altri oggetti che hanno, in un certo senso, influenzato  la vita di Petronella Oortman, la quale passa una vita di campagna a una vita caotica sui città.
Gli avvenimenti che coinvolgono Nella la portano a fare delle scelte, più  o meno importanti, e l'evoluzione  del personaggio è molto evidenziata: da moglie che sta al sicuro sotto l'ala  protettrice del marito, Nella diventa quasi una vera imprenditrice in  seguito ad una serie di eventi.
Anche per questo Nella è  uno dei miei personaggi preferiti, insieme  a Marin Brandt, della quale anche notiamo un'evoluzione considerevole.
Nonostante ciò,  ho molto apprezzato le figure di Johannes Brandt e del servitore Otto, le quali mi hanno accompagnata  piacevolmente  nella lettura.
Sono rimasta un po’ con l’amaro in bocca per quanto riguarda il finale: le vicende conclusive della storia lasciano molte questioni irrisolte per  alcuni personaggi, in particolar modo la miniaturista, di cui non si conosce bene l'origine  e la fine.
La storia è  narrata dal punto di vista di Nella e il narratore è  esterno.
Una particolarità  del libro è il suo incipit: la lettura infatti inizia con la parte finale della storia, quello che possiamo considerare come il capitolo conclusivo.
La lettura è  abbastanza scorrevole, nonostante vi sia la presenza di molte descrizioni e parole olandesi che potrebbero un attimo bloccare la lettura.

Gli do 4 stelle su 5

Baci e Bacioni,
Simo Dreamy                                   


venerdì 14 ottobre 2016

Recensione: Ad ogni battito del tuo cuore (Roberta Chillé)


Penso...La gente è troppo egoista per pensare a coloro che li circondano. Gioca con la vita delle persone ferendole, strappandole alla loro famiglia, agli amore, le amicizie... Se ne fregano anche di se stessi [...] ma a causa loro c'è gente piena di dolore che soffre. Sbagliare è umano, uccidere è da vigliacchi. Per questo farò di tutto per non darla vinta a chi mi ha fatto questo.

Titolo: Ad ogni battito del tuo cuore
Autore: Roberta Chillè
Prezzo: € 0,99 (ebook)
Genere: Romantico
Sottogenere: racconto
Trama: Delle nuvole bianche e viola sono momentaneamente diventate la casa di Lily. Aveva tutto ciò che desiderava. Niente di costoso poteva renderla più felice di un un amore ricambiato o la passione per il proprio lavoro. I suoi sogni sono stati infranti da qualcuno tanto egoista della propria vita da non pensare a quella altrui. Ha portato Lily in un mondo dove nessuno può vederla, né sentirla. Ma la speranza è l’ultima a morire; forse riuscirà ad avere il suo “E vissero felici e contenti”.Perché delle volte solo lottando duramente anche contro se stessi si può raggiungere la vera felicità.


OPINIONE PERSONALE
Una lettura abbastanza breve, ma ugualmente intesa, piena di sensazioni che ti restano impresse nel cuore e nella mente.
Non posso parlare della storia di per sé, ma posso dire che gli eventi narrati in essi rappresentano quelle tipiche occasioni in cui pensi intensamente alla vita trascorsa, rendendoti conto di ciò avresti potuto fare e non hai fatto per l'egoismo delle persone, che pensano solo a se stesse e che distruggono intere vite per un nonnulla. Quella della protagonista può essere definita una situazione di transito, quando non c'è nessuno che sa esattamente se riuscirà a tornare indietro a rivivere il proprio sogno, oppure non riuscirà ad uscire dall'incubo imminente.
Il racconto è molto scorrevole e pieno di momenti che fanno da punto cardine della situazione, nonostante la leggere mole.
Consiglio di leggerlo a tutti, in particolare a chi magari ha bisogno di un po' di pausa dalla realtà, così reale, così crudele, per concedersi pochi minuti di tranquillità.
Uno dei miei personaggi preferiti è Aurora e l'alone di mistero con cui si chiude il racconto mi intriga parecchio!
Inoltre, ho adorato sia la frase di introduzione al racconto sia la dedica finale!

Gli ho dato 5 stelline.

Baci e Bacioni,
Simo Dreamy

P.S. Ringrazio di cuore l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere questo racconto. Leggetelo! ^-^


domenica 9 ottobre 2016

Recensione "La sposa normanna" (Carla Maria Russo)



Una parte di me volerà in cielo. Se osserverai con attenzione, forse riuscirai a vedermi, mentre mi allontano. Non posso portare con me il corpo, però. E' troppo pesante, per salire lassù. Lo abbandonerò qui. Quando te lo domanderò, tu mi chiuderai gli occhi e attenderai fino a quando non avrai capito che sono volata via. "

Titolo: La sposa normanna
Autore: Carla Maria Russo
Genere: romanzo storico
Anno di pubblicazione: 2004
Casa editrice: Piemme
Prezzo: €9.90
Numero di pagine: 240
Lingua originale: italiano
Trama: 1185. L’incantevole Palermo, crogiuolo di tante culture, splendente dei suoi palazzi, dei suoi preziosi mosaici, è pronta ad accogliere la sua nuova regina. Costretta a rinnegare i voti, Costanza d’Altavilla, l’ultima erede della dinastia normanna che guida il Regno di Sicilia, viene data in sposa a Enrico di Svevia, figlio dell’imperatore Federico e più giovane di lei di circa undici anni. Un matrimonio dettato dalla ragion di Stato che dovrà essere coronato dal concepimento di un erede al trono. Ma mentre il figlio tanto sospirato tarda ad arrivare, la fragile e bella Costanza deve lottare contro nemici potentissimi, primo fra tutti Gualtieri di Palearia, ministro dell’imperatore, che soffia sul fuoco della gelosia di Enrico per distruggere la donna e conservare la sua enorme influenza. Quando finalmente il piccolo Federico vedrà la luce, la madre dovrà far di tutto per proteggerlo dalle innumerevoli insidie che lo minacciano. Fino a quando, divenuto ragazzino, non sarà in grado egli stesso di sbarazzarsi dei suoi implacabili nemici, rivelando quelle doti che faranno di lui un grande imperatore.

OPINIONE PERSONALE


Premetto che il genere storico non è proprio il mio forte e, di solito, non ne compro/leggo mai, ma stavolta l'ho dovuto fare come compito assegnato dalla professoressa.
Io ho con la storia un rapporto un po' complicato: non è che non mi piaccia proprio! Il problema sta che mi immedesimo troppo negli eventi, come se stessi vivendo in prima persona tali avvenimenti, le ingiustizie, i tradimenti e, diciamo, covo una certa rabbia nei confronti dei personaggi e mi fermo a pensare che tali avvenimenti sono realmente accaduti. Non mi piacciono i romanzi molto descrittivi con date e note che "cascano un po' dal cielo", ma con La Sposa Normanna mi sono ricreduta. Un romanzo molto scorrevole e con un vocabolario semplice che narra. in particolare, delle vicende di una delle donne più affascinanti e importanti dell'Europa e del Medioevo: sto parlando di Costanza D'Altavilla. A mio parere, è molto evidente la forza di questa donna, che è costretta a non fidarsi di nessuno e che viene sempre abbindolata e obbligata a fare ciò che non vuole, per seguire la linea di successione del trono di Sicilia. Inoltre, un punto cardine della sua personalità è la fede verso Dio, che si porterà per tutta la durata della sua vita, fino alla morte.
Quando sono giunta alla fine, mi sono fermata a pensare alla crudeltà e all'odio di cui era stata vittima questa donna, una donna che voleva semplicemente passare la sua vita a servire il Signore ma che, a causa del destino crudele e della volontà del nipote, è stata costretta a sposare un uomo che non amava, che dopo il matrimonio si è rivelato uno spietato tiranno, capace di far tutto pur di ottenere il dominio di tutti i territori. 
Costanza, durante tutta la vicenda, è rimasta sempre fedele ai suoi ideali e, dopo diversi e travagliati eventi, ha finalmente potuto dare alla luce il suo amato e tanto atteso bambino, che ha chiamato con il suo stesso nome: Costantino. In seguito, gli fu imposto il nome di Federico, come voleva la tradizione sveva di mettere ai proprio figli il nome del nonno; in questo caso, si fa riferimento a Federico Barbarossa.
Costanza ha combattuto duramente pur di rimanere con il suo bambino e sarebbe stata pure disposta a morire per di salvarlo dalle malefatte del primo cancelliere dell'imperatore, Gualtieri di Palearia, e dal generale tedesco. Quando Federico ebbe compiuto 3 anni, la madre morì a causa della sua età "avanzata" (una quarantina di anni).
Federico, pertanto, rimane nelle mani del primo cancelliere e del popolo di Palermo, al quale Costanza aveva detto di prendersene cura. Egli, vivendo a contatto con gente povera economicamente e soprattutto culturalmente e con uno scarso bagaglio linguistico, impara tutti i dialetti di Palermo, acquisendo anche un certo vocabolario molto scurrile, tanto da far impallidire Gualtieri di Palearia.
Di conseguenza, egli fece arrivare direttamente dallo stato pontificio un sacerdote che provvedesse all'educazione di Federico, padre Guglielmo Francesco. Egli legherà molto con il piccolo, tanto che si emozionerà quando sarà costretto ad andare via. 
Pochi anni dopo, Federico riuscirà finalmente a salire al trono e a costituire quella che sarà la scuola siciliana, una delle più grandi corti di tutto il Medioevo.

Ho adorato il modo dell'autrice di descrivere e raccontare dei personaggi, senza appesantirli con inutili informazioni storiche. Come si è ben capito, il mio personaggio preferito, in assoluto, è Costanza D'Altavilla, la quale mi ha trasmesso tantissime emozioni, molto contrastanti tra di loro.
Quando ho finito di leggere della sua morte, ho staccato gli occhi dal libro, mi sono alzata e mi sono affacciata fuori dalla finestra, restando per alcuni minuti ad osservare il cielo e riflettendo su tale evento, sulle conseguenze e su ciò che riguarda la mia vita oggi, come se ci fosse un nesso logico con ciò che sto vivendo in questo periodo. Non c'è un motivo preciso per quello che ho fatto, so solo che mi ha creato nostalgia di qualcosa di cui adesso non mi rendo conto.

Adesso basta con la tristezza! Pensiamo al presente! ^-^
Comunque sia, ve lo consiglio! A presto!
Baci e Abbracci,
                                                      Simo Dreamy (Wondercated Mo)

Gli ho dato 4 stelle su 5







sabato 8 ottobre 2016

Recensione "Il canto di Natale" (Charles Dickens) (Spoiler!)



 "Divenne così buon amico, così buon padrone, così buon uomo, come se ne davano un tempo nella buona vecchia città,o in qualunque altra vecchia città, o paesello, o borgata nel buon mondo di una volta."

Titolo: Un canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Prima edizione originale: 1843
Genere: romanzo
Sottogenere: fantastico
Lingua originale: inglese
Serie: Racconti di Natale
Seguito da: Le campane
Casa editrice del romanzo nell'immagine: Newton Compton Editori
Prezzo: € 9,90
Numero di pagine: 58
Trama: Nella gelida notte della vigilia di Natale, il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio Jacob Marley. Ma è solo l'inizio: ben presto appariranno altri 3 spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?

 OPINIONE PERSONALE

Desideravo da tanto tempo leggere questo racconto e, finalmente, dopo aver fatto un ordine da Amazon, mi è arrivata tutta la raccolta dei Racconti di Natale di Dickens. Avevo già visto il film di "A Christmas Carol" e mi era piaciuto molto e devo dire che il film è rimasto molto fedele al libro.
Come ogni classico in programma da leggere, avevo un po' paura per lo stile di scrittura perché non volevo leggere un racconto con una bella trama, ma con un percorso abbastanza lento. In realtà, Dickens mi ha proprio stupita! Lo stile scrittura è molto scorrevole e le descrizioni dei paesaggi e dei personaggi sono riuscite a catturarmi. Così come il film, anche il libro è entrato nel mio cuore!
Ho davvero adorato la crescita spirituale di Scrooge, grazie all'intervento del socio Marley e dei fantasmi dei diversi Natali.
Scrooge è un uomo avaro, che tiene solamente alla sua cassaforte e non osa darlo in beneficenza,  senza considerare magari che ci sono persone che ne hanno più bisogno. Come ho anticipato prima, a cambiare la sua triste vita pensano gli spiriti: prima lo Spirito del Natale Passato (rappresentato da un omino fatto di luce che porta sempre con sé uno "spegni-candela") il quale aiuta Scrooge a risvegliare il suo animo bambinesco, facendogli rivivere tutte le sue avventure, il perdono del padre, l'amicizia preziosa della sua sorellina, il suo matrimonio; a seguire vi è lo Spirito del Natale Presente ( rappresentato da un omone gigante con un lungo mantello e una corona di foglie in testa) il quale fa rivivere a Scrooge tutti gli avvenimenti che sono derivati dai suoi comportamenti, come il gioco in casa del nipote, la cena, inizialmente triste ma poi allegra, in casa Cratchit e, infine, vi è un'ampia immagine della felicità all'interno delle varie famiglie il giorno di Natale; infine lo Spirito del Natale Futuro, il più temuto da Scrooge dei tre (rappresentato da una figura oscura senza volto ma con un lungo mantello nero),che lo conduce in giro per Londra a vedere le conseguenze delle sue azioni, sia a casa Cratchit che nella sua stessa dimora. Non continuo per evitare di fare ulteriori spoiler. Dopo quest'ultimo incontro, Scrooge si risveglia dal suo stato di cattiveria e finalmente apre gli occhi verso il bene!
Descritto così non sembrerebbe, ma questo racconto insegna che non bisogna essere avari, ma aprire il proprio cuore agli altri, perché ricordatevi che un sorriso, un abbraccio o un semplice gesto caritatevole potrebbe cambiare la vita a qualcuno, addirittura salvarla!

 Detto ciò, vi saluto.
Baci e bacioni,

                                                                                                 Simo Dreamy


Gli ho dato 5 stelle su 5

domenica 8 maggio 2016

Recensione "Novecento" (Alessandro Baricco)

Risultati immagini

"Il mondo, magari non lo aveva visto mai. 
Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. 
E gli rubava l'anima."


Titolo: Novecento
Autore: Alessandro Baricco
Genere: Monologo teatrale
Anno pubblicazione: 1994
Casa editrice romanzo in foto: Universale economica Feltrinelli
Prezzo: €4.50
Numero di pagine: 64
Lingua originale: Italiano
Trama: Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.


OPINIONE PERSONALE
E anche un'altra tappa della mia reading challenge 2016 è stata portata a termine! Sarà forse stato per il numero delle pagine che compongono questo monologo oppure per la scioltezza di Baricco nell'animare un personaggio, che tra l'altro è il narratore, ma non il protagonista.
Ho terminato questo piccolo opuscoletto (se così si può chiamare) in un'ora circa ed è stata l'ora di lettura più intensa che io abbia trascorso in questo anno, durante il quale il blocco del lettore e la scuola mi hanno dato una bella "batosta" in testa!
Che dire...non avevo mai letto nulla di Baricco, ma avevo sentito molte opinioni positive sulle sue opere. Dato che non sapevo cosa mettere nella sezione della Challenge dove diceva "A book you can finish in a day" e dato che avevo necessariamente bisogno di qualcosa di leggero, alla fine l'ho inserito.
Diciamo che questo non è proprio il mio genere, ma comunque è un libro che si lascia leggere facilmente, grazie anche alla scorrevolezza delle parole di Baricco.
La storia di per sè è originale (non tutti i giorni si legge di un pianista che non ha mai messo piede a terra ed è sempre vissuto all'interno di una nave) e molto carina, ma non sono riuscita ad appassionarmi né al protagonista né al narratore; forse perché non c'è stato il tempo, data la piccola mole del libro, o forse perché, come ho detto prima, non è il mio genere.
Nonostante ciò, ve lo consiglio lo stesso!

Gli ho dato 3,5 stelline
 


Vi saluto,
Baci e Bacioni!
-Simo Dreamy <3



giovedì 14 aprile 2016

Recensione "Il mare nasconde le stelle" (Francesca Barra) (Tratto da una storia vera)





Titolo: Il mare nasconde le stelle
Autore: Francesca Barra
Genere: Romanzo
Sottogenere: Biografia
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2016
Prezzo: €14.90
Numero di pagine: 154
Casa editrice: Garzanti Libri
Trama: Il mare sembra una distesa infinita. Remon ha quattordici anni e da giorni è su una barca, sconosciuto ed affamato. Il rumore della paura è assordante in quel silenzio. Ma Remon non si sente solo. Guarda il cielo e affida alle stelle la cosa più importante per lui: il suo sogno di libertà. Non sa dove è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l'Egitto. Dall'odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all'improvviso. Perché Remon è cristiano e non è più libero di giocare per le strade, di andare a scuola, di pregare Dio. È stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. Nei suoi occhi, troppo piccoli per aver visto già tanto dolore, rivede i momenti felici con loro: gli abbracci di sua madre, le chiacchiere con suo padre, le risa con suo fratello. Tutto ora appare così lontano. Ora che il suo viaggio è finito e una terra sconosciuta lo accoglie: l'Italia.
Remon non si aspetta più nulla dal futuro. Eppure i miracoli possono accadere. Perché basta poco per sentirsi di nuovo a casa. Basta l'affetto di amici inaspettati. Basta l'appoggio di insegnanti che credono in te. Basta l'impegno e la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora. Senza dimenticare il passato. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare si può volare.

OPINIONE PERSONALE

Innanzitutto, inizio il discorso dicendo che sul tema dell'immigrazione ho sempre avuto opinioni contrastanti: mi ritrovavo spesso a pensare che l'unica soluzione al problema fosse quella di chiudere le frontiere e lasciare che i migranti restassero fuori dal nostro paese.
Da quanto ho conosciuto questo libro, che tra l'altro è una sorta di biografia, in un certo senso, ho cambiato il mio modo di pensare.
Diciamo che adesso capisco veramente le ragioni che spingono questi poveri uomini, donne e bambini ad abbandonare la propria famiglia, la propria realtà per cercare di migliorare la propria condizione di vita.
Quando ho visto con i miei occhi Remon, il protagonista, e sentito con le mie orecchie la sua drammatica storia, mi si è automaticamente aperto un nuovo punto di vista, un nuovo mondo.
Mi soffermerò di più sulla sua storia,che sul libro e l'autrice di per sé; anche perché lo stile di scrittura rende la lettura molto scorrevole e l'autrice riesce a narrare la sua storia con una così grande impetuosità che non puoi far a meno di lasciarti travolgere. La storia è stata direttamente narrata da Remon e l'autrice ha deciso di farla conoscere al mondo, scrivendone un libro.
Mi trovavo ad un ritiro Gi.Fra (Gioventù Francescana), quando riunendoci tutti insieme in una sorta di sala gli animatori hanno annunciato l'arrivo di un immigrato che avrebbe dato la sua testimonianza. Ed è qui che entra in gioco Remon. Ci ha narrato della sua vita in Egitto, dei suoi amici, della serenità che c'era quando era piccolo e della pressione che è subentrata quando le leggi furono state cambiate. Il suo primo amore, il suo voler bene alla famiglia e la sua fuga solo per salvarla dalle continue minacce da parte dei prepotenti, le sue notti angosciose sia quando era stato rinchiuso in una stanza per 5 giorni senza vedere la luce del sole, sia sopra i barconi, quando si affidava a Dio per sopravvivere dalla morte. Particolare è stato il suo riferimento alle varie persone che ha incontrato durante il suo tumultuoso percorso, persone di cui lui si è preoccupato, persone di cui non sa se siano ancora vive oppure morte durante la traversata.

Come ho detto prima, non era necessario recensire il libro, ma parlare della storia di questo ragazzo e incuriosirvi.
Vi consiglio assolutamente di leggere il libro, perché tramite esso di capisce veramente cosa provano queste persone di cui noi tanto abbiamo paura, ma che hanno semplicemente bisogno di essere supportate.

Simo Dreamy

Gli ho dato su Goodreads 4,5 stelle su 5  





domenica 24 gennaio 2016

Un piccolo problema: Reading Slump

Ciao a tutti, cari sognatori.
So che il blog non è molto attivo e adesso vi spiego il perché. In pratica, sto dando il benvenuto alla mia prima Reading Slump!
Per chi non lo sapesse, la Reading Slump (detta comunemente Blocco del Lettore) è uno status durante il quale il lettore non ha voglia di iniziare, continuare o finire nessun tipo di libro, e le cause possono essere molteplici.
Quindi, scusatemi se non sarò presente sul blog per un determinato periodo di tempo, ma ho questo piccolo problemino al momento. In questo periodo, non riesco a portare avanti nessun tipo di impegno letterario e, poiché sono attualmente in fissa con un anime, mi sto dando alle fanart (anche se non si vedono risultati decenti! () ).
Scusatemi ancora!
Baci e bacioni,
                                                                                         Simo Dreamy

mercoledì 6 gennaio 2016

Reading Challenge 2016

Ciao a tutti, cari lettori! Oggi voglio proporvi un'iniziativa che ho intenzione di portare per tutto il 2016: sto parlando della Reading Challenge del 2016!
Poiché l'anno scorso ho letto solamente libri presi a caso dalla mia Wish List e che erano quasi tutti dello stesso genere e poiché non sono in grado di creare una Reading Challenge, sono andata alla ricerca al fine di trovarne una che presentava traguardi molto vari e ne ho trovata una che fa al caso mio: si tratta della Reading Challenge 2016 di PopSugar .
Questa sfida presenta 40 tappe da raggiungere entro un anno, partendo giorno 01/01/16 e finendo giorno 31/12/16. Io, però, ne ho eliminate alcune perché non sono in grado di portarle a termine, quindi invece di 40 tappe, ne farò 35.
Ovviamente cercherò di leggere anche altri libri, anche perché su Goodreads ho segnato come totale di libri (o fumetti, graphic novel, ecc.) da leggere il numero 50; di conseguenza, 15 libri saranno presi al di fuori della Reading Challenge.

Ecco l'elenco dei traguardi da raggiungere:

01. A book based on a fairy tale
02. A YA (Young Adult) bestseller
03. A book you haven't read since high school
04. A book set in your home state
05. A book translated to English (nel nostro caso "to Italian")
06. A romance set in the future
07. A book set in Europe
08. A book that's under 150 pages
09. A New York Times bestseller
10. A book that's becoming a movie this year
11. A book recommended by someone you just met
12. A self-improvement book
13. A book you can finish in a day
14. A book written by a celebrity
15. A book that's at least 100 years older than you
16. A book that's more than 600 pages
17. A science-fiction novel
18. A book recommended by a family member
19. A graphic novel
20. A book that is published in 2016
21. A book with a protagonist who has your occupation
22. A book that takes place in summer
23. A book and its prequel
24. A murder mystery
25. A dystopian novel
26. A book with a blue cover
27. A book of poetry
28. The first book you see in a bookstore
29. A classic from the 20th century
30. A book form the library
31. An autobiography
32. A book about a culture you're unfamiliar with
33. A satirical book
34. A book that takes place on an island
35. A book that's guaranteed to bring you joy

Spero di riuscire nell'impresa, ma credo proprio che sarà difficile!
Detto tutto, vi saluto!

Baci e bacioni, Simo Dreamy <3