"Divenne così buon amico, così buon padrone, così buon
uomo, come se ne davano un tempo nella buona vecchia città,o in qualunque altra
vecchia città, o paesello, o borgata nel buon mondo di una volta."
Titolo: Un canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Prima edizione originale: 1843
Genere: romanzo
Sottogenere: fantastico
Lingua originale: inglese
Serie: Racconti di Natale
Seguito da: Le campane
Casa editrice del romanzo nell'immagine: Newton Compton
Editori
Prezzo: € 9,90
Numero di pagine: 58
Trama: Nella gelida notte della vigilia di Natale, il
vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve
la visita terrificante del fantasma del suo socio Jacob Marley. Ma è solo
l'inizio: ben presto appariranno altri 3 spiriti, per trasportarlo in un
vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio
che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio
tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua
cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore
inaridito?
OPINIONE PERSONALE
Desideravo da tanto tempo leggere questo racconto e,
finalmente, dopo aver fatto un ordine da Amazon, mi è arrivata tutta la
raccolta dei Racconti di Natale di Dickens. Avevo già visto il film di "A
Christmas Carol" e mi era piaciuto molto e devo dire che il film è rimasto
molto fedele al libro.
Come ogni classico in programma da leggere, avevo un po'
paura per lo stile di scrittura perché non volevo leggere un racconto con una
bella trama, ma con un percorso abbastanza lento. In realtà, Dickens mi ha
proprio stupita! Lo stile scrittura è molto scorrevole e le descrizioni dei
paesaggi e dei personaggi sono riuscite a catturarmi. Così come il film, anche
il libro è entrato nel mio cuore!
Ho davvero adorato la crescita spirituale di Scrooge, grazie
all'intervento del socio Marley e dei fantasmi dei diversi Natali.
Scrooge è un uomo avaro, che tiene solamente alla sua
cassaforte e non osa darlo in beneficenza,
senza considerare magari che ci sono persone che ne hanno più bisogno.
Come ho anticipato prima, a cambiare la sua triste vita pensano gli spiriti:
prima lo Spirito del Natale Passato (rappresentato da un omino fatto di luce
che porta sempre con sé uno "spegni-candela") il quale aiuta Scrooge
a risvegliare il suo animo bambinesco, facendogli rivivere tutte le sue
avventure, il perdono del padre, l'amicizia preziosa della sua sorellina, il
suo matrimonio; a seguire vi è lo Spirito del Natale Presente ( rappresentato
da un omone gigante con un lungo mantello e una corona di foglie in testa) il
quale fa rivivere a Scrooge tutti gli avvenimenti che sono derivati dai suoi
comportamenti, come il gioco in casa del nipote, la cena, inizialmente triste
ma poi allegra, in casa Cratchit e, infine, vi è un'ampia immagine della
felicità all'interno delle varie famiglie il giorno di Natale; infine lo
Spirito del Natale Futuro, il più temuto da Scrooge dei tre (rappresentato da
una figura oscura senza volto ma con un lungo mantello nero),che lo conduce in
giro per Londra a vedere le conseguenze delle sue azioni, sia a casa Cratchit
che nella sua stessa dimora. Non continuo per evitare di fare ulteriori
spoiler. Dopo quest'ultimo incontro, Scrooge si risveglia dal suo stato di
cattiveria e finalmente apre gli occhi verso il bene!
Descritto così non sembrerebbe, ma questo racconto insegna
che non bisogna essere avari, ma aprire il proprio cuore agli altri, perché
ricordatevi che un sorriso, un abbraccio o un semplice gesto caritatevole
potrebbe cambiare la vita a qualcuno, addirittura salvarla!
Baci e bacioni,
Simo
Dreamy
Gli ho dato 5 stelle su 5
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