mercoledì 27 giugno 2018

Recensione "I giochi del fato e gli scherzi della mente" di Massimiliano Irenze || Hidden Wings in a Paper Dream


Casa editrice: Del Bucchia
Anno pubblicazione: 2017

Numero pagine: 312

Prezzo: € 17.50

Dove acquistarlo: qui
Salve a tutti, lettrici e lettori, e bentornati sul blog!
Finalmente sto riprendendo il mio ritmo di lettura che rallenta tantissimo durante l'anno a causa dei vari impegni di studio. Quest'estate mi sono ripromessa di finire la mia lista di libri to-be-read presenti nella libreria e devo dire che sta procedendo abbastanza bene.
Oggi sono tornata con una nuova recensione di un libro di cui mi sono subito interessata appena letta la trama: sto parlando di  I giochi del fato e gli scherzi della mente di Massimiliano Irenze, un thriller psicologico dalla narrazione un po' alla "Mille e una notte". Vi lascio di seguito le informazioni e la trama.

TRAMA: Marco Princivalle, un impiegato dalla scarsa autostima che ha due racconti nel cassetto, è da anni amante di Linda. Questo ruolo però, essendo follemente innamorato di lei, ormai gli sta stretto. Diventa così sempre più oppressivo fino a indisporre l'amata che sceglie di allontanarsi da lui. Attanagliato dalla sofferenza, Marco - per via della sua debolezza caratteriale, che lo fa sentire perso senza di lei - non riesce a accettare questa separazione: decide allora di rapirla e di portarla nella tavernetta di casa sua dove la reclude mettendole una catena alla caviglia. Avendo paura che lui le possa fare del male, la ragazza - per prendere tempo - farà leva sulle sue aspirazioni da scrittore e lo convincerà ogni sera a leggere con lei i suoi scritti.



Le aspettative per questo libro erano abbastanza alte dopo aver letto la sinossi; ero già pronta ad immergermi in una cruda descrizione dell'animo umano e, in particolar modo, nell'animo del nostro protagonista Marco Princivalle che viveva una vita felice con la sua amante e che credeva fermamente di conoscere se stesso fino a quando tutto ciò in cui ha sempre creduto gli crolla addosso come un "castello di carta". La relazione con la sua amante, Linda, si incrina quando Princi (così lo chiama Linda) si rende conto di voler coltivare e approfondire l'amore che prova per lei ma quest'ultima cerca sempre di deviare il discorso quando il nostro protagonista le chiede quali progetti abbia in serbo lui nel futuro e se abbia intenzione di rompere con il suo attuale ragazzo, che dalla descrizione che ci dà l'autore rappresenta proprio il ragazzo perfetto. La situazione arriva al limite quando Linda inizia ad evitarlo e i suoi valori e i suoi sogni vanno in frantumi. Così, a causa di una crisi interiore, Princi prende la folle decisione di rapire Linda e di incatenarla in un stanza del suo appartamento per tenerla sempre con sé fin quando non avrà preso una decisione sul da farsi. Nel frattempo, pur manifestando il suo disappunto e la sua rabbia per quello che Princi le ha fatto, Linda gli chiede di leggerle il suo tanto amato romanzo in modo da farlo rabbonire e decidere a liberarla, mettendo fine alla sua follia.
Questo è il procedere della trama che, come detto precedentemente e come dice lo stesso Princi nel libro, assomiglia molto alle vicende de "Le Mille e Una Notte" in cui Linda incarna il personaggio di  Shahrazād.
Princi è un personaggio ancora rimasto bambino che ha vissuto da sempre nell'illusione di essere cresciuto e di essere cambiato, ma il crollo della sua realtà lo porta ad avere una crisi di identità che lo condurrà ad analizzare se stesso, grazie anche al contributo del suo vecchio amico Andy, che gli rammenta come fosse quando era più giovane, quando ancora era un ragazzo spensierato. Quindi, il libro potrebbe essere analizzato sotto un'altra chiave di lettura: il percorso di un animo inquieto che cerca di trovare il suo vero io. Inoltre, uno dei sogni più grandi di Princi, che rispecchia anche il sogno dell'autore del libro (come ha affermato in una intervista), è quello di riuscire a pubblicare i suoi romanzi, ma non riesce a mandarlo ad una casa editrice per paura di un rifiuto e tale pensiero gli crea situazioni di ansia e stress emotivo che manifesta anche nella relazione con Linda. Un altro punto chiave di questo personaggio è la relazione poco sana con la sua amante, che Princi considera la sua ancora di salvezza senza la quale affogherebbe in un mare di solitudine, portandolo quasi al suicidio.
Il secondo personaggio che andremo ad analizzare è Linda, apparentemente il solo personaggio che abbia un pugno fermo all'interno del libro, l'unico a mantenere la stabilità della narrazione, ma anche Linda presenta un certo spessore psicologico. Non sappiamo molto sul suo passato ma potremmo facilmente intuire che non stava passando un bel periodo quando, cinque anni prima dell'inizio della narrazione, aveva intrapreso la relazione con Princi e anche nel corso del libro scopriamo che anche Linda sta avendo una crisi interiore, poiché divisa tra l'amore per il suo ragazzo attuale e la vita perfetta che potrebbe vivere e l'amore passionale che prova per Princi e i loro incontri saltuari ma intensi. Ma quando il suo amante compie il gesto folle di imprigionarla, prende consistenza nella mente di Linda la risposta alla domanda fattole da Princi durante la cena al ristorante giapponese (scena iniziale) "Hai in mente un progetto per noi?".
Gli stessi temi, gli stessi animi tormentati della realtà li ritroviamo anche nei protagonisti dei romanzi di Princi. Infatti, in verità, il libro racchiude tre storie, quella di Marco e Linda e i romanzi che il protagonista scrive per passione: I giochi del fato e gli scherzi del destino, da cui il libro prende il nome e che è il romanzo che più mi è piaciuto di più tra i due, e Ego trip. Sono le storie di ragazzi che vivono le solite avventure spensierate dei ragazzi di oggi (che io, personalmente, non condivido affatto) in cui realtà, fantasia, ignoto ed esoterismo vengono a fondersi. È proprio in questi testi che Marco mette tutte le sue emozioni, le sue ansie e angosce; ad esempio, proietta un prototipo della sua relazione con Linda nel suo primo romanzo in cui uno dei protagonisti, Alessandro, formula continuamente a Susy, la sua ragazza, la stessa domanda ("Tu mi ami?") creando una barriera fra di loro che addirittura porterà Alessandro a pensare di uccidersi e trascinare Susy con sé.
Ed è a causa di questo dettaglio che Linda inizierà ad avere paura di Marco e di cosa potrebbe farle in un momento di poca lucidità; così il desiderio di essere libera si fa più intenso in lei e cerca in tutti modi di convincere Princi a lasciarla andare rassicurandolo sul fatto che non lo avrebbe denunciato e, inoltre, spronandolo a cercare di costruirsi una relazione sana con un'altra ragazza.
Non vi svelo più nulla perché penso di avervi parlato abbastanza della storia...
Il romanzo si legge in pochissimo tempo grazie alla narrazione che scorre veloce e al linguaggio molto semplice. Nonostante ciò , mi piacerebbe fare qualche puntualizzazione. Il libro mi è piaciuto, i due protagonisti sono ben caratterizzati ma ritengo che le ambientazioni, i personaggi secondari e quelli dei romanzi inseriti nella storia siano poco descritti, tanto che mi capitava spesso di confonderli. Quando parlo dei personaggi, intendo sia un'analisi introspettiva più approfondita, così da non confonderli, sia una descrizione fisica più curata. In sintesi, avrei preferito una complessità narrativa più "sostanziosa".
La recensione finisce qui e vi lascio con la frase che mi ha colpita di più è:
“Quella catena che ti tiene legata la caviglia è solo la materializzazione di una catena invisibile a cui tu hai sempre tenuto legato me!” (Princi a Linda) 
Gli ho dato 3,5 stelline su Goodreads


Detto ciò, vi saluto!
Baci e Bacioni,
                                                                  Simo Dreamy

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